Monday 4 March 2013

Quando parliamo della Destra?

Lo schieramento di Berlusconi ha avuto un tracollo elettorale senza precedenti. Dove sono le analisi, le critiche, e i punti interrogativi sul futuro politico di un terzo del Paese?

I risultati piú o meno clamorosi del 24/25 Febbraio 2013 hanno ridato vita al solito passatempo Italiano di "fare le pulci alla sinistra".

In parte, con ragione, intendiamoci. Sono infatti anni, o forse decenni, che tutto il centro-sinistra italiano é in preda a una crisi di confusione con pochi eguali in Europa. É dunque normale che si analizzi e controanalizzi qualsiasi piruetta del dirigente di turno.

E infatti, nell'ultima settimana non si contano gli editoriali che rinfacciano a Bersani di aver parlato poco, di aver parlato troppo, di aver fatto le primarie, di non averle fatte abbastanza, di aver aperto a Monti, di aver aperto a Vendola, di fare troppe battute, di non essere abbastanza simpatico, di aver sottovalutato Grillo, di averlo rincorso, di combattere troppo Berlusconi, di non combatterlo abbastanza, di fare lo snob, di essere poco snob, e cosí via.

Incredibilmente, peró, neanche un millesimo di questa analisi cosí ossessiva e meticolosa delle Grandi Colpe del centro-sinistra italiano viene applicato alla coalizione guidata da Silvio Berlusconi.

Non é normale, ed é anche -permettetemelo- questo sí SNOBISTA, il completo disinteresse da parte di tutta la stampa, da Libero al Giornale, dal Corriere a il Fatto Quotidiano, verso il crollo totale del centro-destra Italiano.

É forse un riconoscimento, non importa se in buona o in mala fede, che davvero oltre Berlusconi a destra, in Italia, ci sia il nulla piú assoluto?

Perché per tutto il fango che si puó gettare sul PD, almeno lí dentro qualcosa comincia a moversi. Lentamente, certo. Male, forse. Malissimo, probabilmente. Ma c'é perlomeno qualche faccia nuova che inizia ad affiorare. Qualche idea, qualche dibattito sul futuro.

Ci sono state le primarie a tutti i livelli. Matteo Renzi, Giuseppe Civati, Deborah Serracchiani, Laura Puppato, i cosiddetti "giovani turchi". C'é un enorme partito italiano, dieci milioni di voti, che si sta ponendo una marea di interrogativi, forse anche troppi, sugli anni a venire. Inizia a trapelare, meglio tardi che mai, una consapevolezza che veramente i vecchi dirigenti hanno rotto i coglioni e che il tempo di dedicarsi ai nipotini stia finalmente arrivando.

Ma a destra? É possibile che il PDL della presunta "rimonta incredibile" abbia perso 6.3 milioni (SEI MILIONI TRECENTOMILA) di voti in meno di cinque anni e non c'e UN articolo che sia UNO che analizzi dei punti fondamentali?

Possibile che a destra non ci si ponga il problema semplicissimo del *che fare* quando Berlusconi non ci sará piú? Il vecchio arrapato ha senza dubbio energia da far impallidire Usain Bolt, ma c'ha anche 76 anni.

E, Berlusconi a parte, dov'é la nuova classe dirigente? Su cosa si basa? Perché continuano a eleggere personaggi come Formigoni mentre a sinistra ci si é azzuffati di brutto per non far candidare Veltroni e D'Alema? A qualcuno interessano questi punti?

É davvero cosí TOTALE il vuoto di idee tra gli elettori, gli intellettuali, i giornalisti, di centro-destra che tra di loro non si discute minimamente del futuro prossimo? Possibile che non ci sia una goccia di spirito critico? Di domande su cosa accadrá quando il Cavaliere si toglierá finalmente dai coglioni?

A sinistra é una valanga di seghe mentali su come affrontare/interpretare/combattere/capire il cosiddetto Fenomeno Grillo. A destra, nulla. Niente. Nada. Nothing. Zilch. Eppure tra gli oltre sei milioni di ex-votanti PDL (e arriviamo anche a un totale pazzesco di otto o nove milioni se aggiungiamo i voti persi dalla Lega), tanti hanno votato per i Cinque Stelle.

Per cui il problema riguarda anche il centro destra. Eccome, che li riguarda.

Secondo questo blog, la risposta a tutte le domande che abbiamo posto é semplicissima. Come sospettiamo da anni, ció che si rimprovera ad nauseam a sinistra, a destra viene accettato, dato per scontato e considerato ordinaria amministrazione. Possono farne e dirne di tutti i colori. Governi inconcludenti dopo cinque anni di maggioranze schiaccianti. Nipoti immaginarie di Mubarak. Lettere false di rimborso tasse. Festini con minorenni. Imbarazzi internazionali tipo "Culona inchiavabile". Episodi mega galattici di corruzione. Promesse negate di primarie. Piruette bipolari tipo Monti-leader-dei-moderati anzi, no, Monti-cattivissimo.

Semplicemente, ordinaria amministrazione.

Il microscopio lo si riserva sempre, e soltanto, per il centro-sinistra.

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